mercoledì 18 maggio 2011

Fiori alla Regina dei Cielo





Fiori offrii quando di bambina
Alla madre di Dio, Regna del Cielo
Arrivare ai suoi piedi era i miei anelito
Ricordi la mia mente oggi scrutina.

Blu nastro che la sua vita cinga
la Sua testa porta bianco un velo
Basso il quale vedo i suoi carini capelli
Ed ai suoi piedi fiori della campagna coltivata.

Una panca conteneva le fiori
Margherite, crisantemi e rose
Nella mia memoria ho i suoi odori.

Penso e ricordo tutti questi cose
Ave Marías, canti, e colora
Con la sua benedizione brillano splendenti

lunedì 16 maggio 2011

Fiori alla Santa Vergine Maria




Uno dei ricordi più bello della mia infanzia è l'andare offrire fiori alla Vergine María.  "Ave, Ave, Ave María, Ave, Ave, Ave María”. Cantavano le donne, mentre le bambine, la maggioranza vestite di bianco offrivamo i fiori al piede della Vergine.  La chiesa alla quale assisteva è bella, con le sue pitture di secoli anteriori ed il suo pavimento di legno che verso risuonare i nostri passi avvisando che i fiori arriverebbero puntualmente fino alla Vergine nel mese di maggio.  Si cantava sempre lo stesso canto, dopo pregavamo l’Ave María e si ripeteva l'offerta di fiori ed il canto. Nonostante ricordo l'odore dei fiori, l'acqua che odorava dei suoi fusti.  E così era ogni giorno nel mese di Maggio, mese piovoso per il quale rimaniamo nella chiesa, sperando che l'acqua della strada scendesse, o che ci venissero a prendere in un carro.  Così era il mese di Maggio della mia infanzia messicana, affezionato alla Madre di Dio e Nostra Madre. Ani seppi più tardi che il canto era allegorico alle apparizioni di Fatima, Nostra Signora a tre pastori in Fátima, Portogallo.  Ebbi anche la fortuna anni fa di potere ripetere quello vissuto con bambine della mia parrocchia negli Stati Uniti.  Benché non fosse oramai bambina, e cantavamo un altro canto, e io coordinava, uno dei sonni che potei vedere fatto per la Madonnina, sonno dove imparai che ogni Ave María è una rosa per la corona della Vergine María nel cielo.

mercoledì 11 maggio 2011

L'uccello del Ramo

Qualche giorno hanno visto ad un uccello costruire il suo nido?  Io, se. Fu una mattina di mercoledì.  Qualcosa mi fece fermarmi, qualcosa mi dicevo che sperasse mentre camminava per la strada, cosicché per puro impulso, sperai pazientemente, ed allora lo vidi.  Un uccello basso al foraggio, prese un piccolo ramo col suo becco ed alzò il volo. Lo seguii fino a dove potei e rimasi contenta per avere potuto presenziare a questa scena della natura.

Il suo Haiku:

Io, lo ho visto
Il suo nido in el becco
Il volo alla sua casa.

Gli piume, grigi,
E il ramo que comincia
Ogni speranza.

lunedì 9 maggio 2011

L'Amore

L'amore e come una goccia di acqua
Il vero amore non ha confine
E comme la sfera di acqua
Tutto e visible
Non ci sono ombre
Solo amore, puro,
Senza imperfezione
E rotonda goccia che dona vita
e gioia, in il quale la tristezza
e sempre fortuita, dove e molto veloce
il sorriso che la lacrima.

Lui Prende Cura Di Me


Dio ha me nella sua mano
Come una piccola goccia di acqua
Si rotolando cadrei della sua mano
Cadrei in niente.

Mare senza fondo  e senza confine
Ho aperto il mio cuore a Dio
E Dio ha inondato e inonda al mondo
Il mio mare di Dio.

Io sono nella mano di Dio
Rugiada nell mattino
Con tutto il cielo del cielo
Nella mia piccola goccia di acqua.

-          Angel Martinez Baigorri