martedì 26 novembre 2019

Aprire gli occhi

Questa domenica scorsa sono andata a messa, nonostante il mio raffreddore o influenza. Non riesco ancora a decidere di cosa mi sono ammalata. Mi è venuto in mente quando faceva l'omelia il sacerdote, mi si sono chiusi gli occhi, e quasi subito ho sentito: "Ti assicuro che oggi stesso sarai con me nel paradiso". Ho aperto gli occhi sorpresa, ma interessata a quello che il prette avrebbe detto e ha detto: "sono le parole che tutti vorremmo sentire." Confesso che quanto a me ha ragione. Chi non vorrebbe morire nella speranza della vita eterna. Se veramente sapessimo quello che perdiamo ogni volta che pecchiamo, ogni volta che neghiamo il Signore, ogni volta che scegliamo il male per bene. Bisogna essere umili come lo era il buon ladro e riconoscere Gesù come l'unico re della nostra vita, l'unico vero Dio. Il prete ha detto che il buon ladro accanto alla croce, non chiese altro che essere ricordato da Gesù quando Egli giungesse al suo regno. Non senza prima riconoscersi peccatore. Si ha bisogno d'umiltà per riconoscere che non siamo perfetti e che Gesù è l'unico che può condurci a quella dimora celeste. Pensavo che dovessimo essere sempre pronti per la fine. Riconoscere le nostre colpe, confessarci e dichiarare in ogni momento che Gesù è colui che regna nelle nostre vite. Dichiararlo dicendo "no" quando qualcuno ci offre la droga o qualsiasi altra facile fuga dalla realtà. Dire "no" quando noi stessi cerchiamo altri " dei" falsi come i soldi o il sesso facile per salire o per creare una falsa autostima. Riconoscere e portare il Vangelo ai nostri simili come l'unica verità. Dire "si" a Dio sempre, un Dio che come ci ha ricordato il prete è un re con una corona di spine, e una croce come il suo trono. Quest'ultimo non lo ha detto lui, ma questo mi sembra. Il nostro re Gesù Cristo è l'unico che può condurci al Padre. Riconosciamolo come re del nostro piccolo universo e ascoltiamolo in quell'ora quando i nostri occhi si chiuderanno in questa vita e si apriranno nella vita eterna che saremo con Lui nel paradiso.  Perché in cielo c'è più gioia per un peccatore che si converti che per 99 che non hanno bisogno di convertirsi. Facciamo che ci sia festa in cielo. E viva Cristo Re!