Fra fiori mi ho trovato
E fra belli piccolli uccelli,
Pensando...
Tu lo indovini?
In un poema divino
Non posso crederlo
Ma sono vecchio
E non bambino.
Ed è molto lo che
Nella mia vita
Come allievo
Ho visuto.
Non posso crederlo
Che un rabbino molto saggio
Per parlare di Dio eccesso
Guarde gli uccellini.
Ma è stato così,
Non più non meno,
E il Vangello lo ha detto,
Per parlare di Dio Potere
Gesù ha guardato un nido.
Vano e volano i passeri
Lavorando con il suo becco
E guai se qualcuno si lascia andare
E sotto giocano i ragazzi!
Che stanno tirando per uccidere,
per vedere chi ha più talento,
le armi sono tirabecchi
È bello vedere cadere.
O forse per il mercato
con trappole e altri ausili,
li cacciano per vendere
e mettere qualcosa in tasca.
E cosa conta Dio in questo,
o audace teologo,
che ci sono cose più importanti
per un Dio che è infinito?
Due miliardi di galassie
dicono sapienti intenditori,
che girano e girano
nell'etere conosciuto.
Che cosa ha da occuparsi Dio
di almeno quattro passeri,
che sono caduti morti
a sparare a dei bambini?
Ma Gesù Sapienza,
Verbo del Divino Abisso,
vedendo ciò che tutti vediamo
Ci ha pensato diversamente.
E un decreto celeste
ha firmato, ci ha detto,
per far cadere un passero
con il giusto permesso.
I peli della mia testa
che il tempo li ha spazzati via,
sono tutti registrati
in un registro celeste.
Nessuno di loro deve scappare
del suo cerchio lucido,
senza che l'Angelo Custode
presenti il permesso scritto.
E la zuppa che bevo,
e la camicia che indosso
tutto, tutto controllato
da un Padre così premuroso.
Non è una polizia segreta
per inciampare e punire;
è un Padre di tenerezza
che si prende cura di noi fino ad annoiarci...
Voi non valete di più
che il mio mondo variopinto?
Che Dio non ambisca me
per tutto il mondo che ha creato.
Perché gli uccelli sono uccelli,
mentre io, figlio amato;
che quel Dio d'amore e di fuoco
Si libera col suo coccollare.
Dio è così senza rimedio,
Dio è il mio Padre amorevole,
e sono un figlio timoroso
per non averlo conosciuto.
Mio Dio del santo Vangelo,
Dio Altissimo e vicino.
Tu sei il mio Dio di baciare
e piangere in modo tremante.
Io bacerò i fiori,
pensando a Gesù benedetto,
e quando guardo gli uccelli
Vedrò il mio Dio nei suoi ritmi.
Tutto è per te, mio Gesù,
che il Vangelo hai portato;
tutto il mondo è Vangelo,
Se la guardo come Lei. Amen.