martedì 30 maggio 2017

Ebrei 10:23, 1 Giovanni 1:9


1 Giovanni 1:9

Ebrei 10:23

[23] Manteniamo senza vacillare 
la professione della nostra speranza, 
perché è fedele colui che ha promesso. 

[24] Cerchiamo anche di stimolarci a vicenda
 nella carità e nelle opere buone

[25] senza disertare le nostre riunioni, 
come alcuni hanno l'abitudine di fare, 
ma invece esortandoci a vicenda; 
tanto più che potete vedere 
come il giorno si avvicina. 

giovedì 18 maggio 2017

Giovanni 3:16



[16] Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. 

mercoledì 10 maggio 2017

DIO E AMORE





Il Cuore Riposa



Il cuore riposa quando riposa in Dio,
come fiore che dà il suo aroma ai venti
come bambino che si è addormentato al petto;
Padre Dio, sovrano nostro Padre,
mare di mari ed amore infinito.

Il cuore è libero quando lo cattura Dio,
 oh Gesù, la mia Verità alata e ferma,
che ti introduci, colomba dell'olivo.
Al di sopra del mondo, vittorioso,
col tuo amore dedito agli amici.

Il cuore si lancia quando si scotta in Dio,
Nazareno nascosto ed errante
che predichi un regno albeggiato,
difensore di indifesi, Dio palese,
condannato ed ammanti e dolorante.

Il cuore è pace quando soffre in Dio,
oh paziente Gesù, umile servo,
ubbidiente mortale nella tua strada
che scopri il mio anelito ed il mio tormento,
Tu, venuto dal cielo come Figlio.

Oh cuore creato per vivere di amore,
rompe il nodo, slega la canzone
e versa il tuo grido intenerito:
Gloria a Te, passione di cielo e terra,


 oh Gesù, speranza dei secoli! 
Amen.


Tradotto da: http://www.mercaba.org/Espiritualidad/Rufino/TO/C/CORAZON_DE_JESUS.htm#7

venerdì 5 maggio 2017

Le Confessioni, Libro X, 6



Ricerca di Dio

L'oggetto dell'amore verso Dio
6. 8. Ciò che sento in modo non dubbio, anzi certo, Signore, è che ti amo. Folgorato al cuore da te mediante la tua parola, ti amai, e anche il cielo e la terra e tutte le cose in essi contenute, ecco, da ogni parte mi dicono di amarti, come lo dicono senza posa a tutti gli uomini, affinché non abbiano scuse 40. Più profonda misericordia avrai di colui, del quale avesti misericordia, userai misericordia a colui, verso il quale fosti misericordioso. Altrimenti cielo e terra ripeterebbero le tue lodi 42 a sordi. Ma che amo, quando amo te? Non una bellezza corporea, né una grazia temporale: non lo splendore della luce, così caro a questi miei occhi, non le dolci melodie delle cantilene d'ogni tono, non la fragranza dei fiori, degli unguenti e degli aromi, non la manna e il miele, non le membra accette agli amplessi della carne. Nulla di tutto ciò amo, quando amo il mio Dio. Eppure amo una sorta di luce e voce e odore e cibo e amplesso nell'amare il mio Dio: la luce, la voce, l'odore, il cibo, l'amplesso dell'uomo interiore che è in me, ove splende alla mia anima una luce non avvolta dallo spazio, ove risuona una voce non travolta dal tempo, ove olezza un profumo non disperso dal vento, ov'è colto un sapore non attenuato dalla voracità, ove si annoda una stretta non interrotta dalla sazietà. Ciò amo, quando amo il mio Dio.

Ricerca di Dio oltre la materia
6. 9. Che è ciò?  Interrogai sul mio Dio la mole dell'universo, e mi rispose: "Non sono io, ma è lui che mi fece". Interrogai la terra, e mi rispose: "Non sono io"; la medesima confessione fecero tutte le cose che si trovano in essa. Interrogai il mare, i suoi abissi  e i rettili con anime vive ; e mi risposero: "Non siamo noi il tuo Dio; cerca sopra di noi". Interrogai i soffi dell'aria, e tutto il mondo aereo con i suoi abitanti mi rispose: "Erra Anassimene, io non sono Dio". Interrogai il cielo, il sole, la luna, le stelle: "Neppure noi siamo il Dio che cerchi", rispondono. E dissi a tutti gli esseri che circondano le porte del mio corpo: "Parlatemi del mio Dio; se non lo siete voi, ditemi qualcosa di lui"; ed essi esclamarono a gran voce: "È lui che ci fece" Le mie domande erano la mia contemplazione; le loro risposte, la loro bellezza. Allora mi rivolsi a me stesso. Mi chiesi. "Tu, chi sei?"; e risposi: "Un uomo". Dunque, eccomi fornito di un corpo e di un'anima, l'uno esteriore, l'altra interiore. A quali dei due chiedere del mio Dio, già cercato col corpo dalla terra fino al cielo, fino a dove potei inviare messaggeri, i raggi dei miei occhi? Più prezioso l'elemento interiore. A lui tutti i messaggeri del corpo riferivano, come a chi governi e giudichi, le risposte del cielo e della terra e di tutte le cose là esistenti, concordi nel dire: "Non siamo noi Dio", e: "È lui che ci fece"L'uomo interiore  apprese queste cose con l'ausilio dell'esteriore; io, l'interiore, le ho apprese, io, io, lo spirito, per mezzo dei sensi del mio corpo.
6. 10. Non appare a chiunque è dotato compiutamente di sensi questa bellezza? Perché dunque non parla a tutti nella stessa maniera? Gli animali piccoli e grandi la vedono, ma sono incapaci di fare domande, poiché in essi non è preposta ai messaggi dei sensi una ragione giudicante. Gli uomini però sono capaci di fare domande, per scorgere quanto in Dio è invisibile e comprendendolo attraverso il creato 48. Senonché il loro amore li asservisce alle cose create, e i servi non possono giudicare. Ora, queste cose rispondono soltanto a chi le interroga sapendo giudicare; non mutano la loro voce, ossia la loro bellezza, se uno vede soltanto, mentre l'altro vede e interroga, così da presentarsi all'uno e all'altro sotto aspetti diversi; ma, pur presentandosi a entrambi sotto il medesimo aspetto, essa per l'uno è muta, per l'altro parla; o meglio, parla a tutti, ma solo coloro che confrontano questa voce ricevuta dall'esterno, con la verità nel loro interno, la capiscono. Mi dice la verità: "Il tuo Dio non è la terra, né il cielo, né alcun altro corpo"; l'afferma la loro natura, lo si vede, essendo ogni massa minore nelle sue parti che nel tutto. Tu stessa sei certo più preziosa del tuo corpo, io te lo dico, anima mia, poiché ne vivifichi la massa, prestandogli quella vita che nessun corpo può fornire a un altro corpo. Ma il tuo Dio è anche per te vita della tua vita